Nella sua seduta del 10 settembre scorso,  la Conferenza Stato Regioni ha approvato la bozza del decreto, che ora si attende in via definitiva dal Ministero delle Politiche Sociali.

Il decreto dovrà dettare le regole di funzionamento del Registro Unico Nazionale del Terzo Settore (RUNTS), la cui piattaforma operativa dovrà essere realizzata entro sei mesi dalla data di pubblicazione.

Come spiegato nella conferenza stampa tenutasi al termine della seduta, questo decreto ( che dovrebbe contenere circa 40 articoli) andrà a disciplinare:

  1. le procedure per l’iscrizione e per la cancellazione degli enti nel Registro Unico Nazionale del Terzo settore nonché
  2. i documenti da presentare ai fini dell’iscrizione, al fine di garantire l’uniformità di trattamento degli Enti del Terzo Settore sull’intero territorio nazionale e le relative modalità di deposito
  3. le regole per la predisposizione, la tenuta, la conservazione e la gestione del Registro Unico;
  4. le modalità di comunicazione dei dati tra il Registro Imprese e il Registro Unico di cui alla lettera a) con riferimento agli Enti del Terzo settore iscritti nel Registro delle imprese

Ricordo che, ai sensi dell’art 46 del Dlgs 117/2017, la struttura del RUNTS prevederà in partenza sette sezioni, e più precisamente:

  1. Organizzazioni di volontariato
  2. Associazioni di promozione sociale
  3. Enti filantropici
  4. Imprese sociali, incluse le cooperative sociali
  5. Reti associative
  6. Società di mutuo soccorso
  7. Altri enti del terzo settore

Per completezza si ricorda che, ai sensi dell’art. 54 del Dlgs. 117/2017, le Regioni provvederanno a comunicare al RUNTS i dati in loro possesso degli enti già iscritti negli speciali registri regionali degli OdV e delle APS.

Pubblicato il: 14 Ottobre 2020 / Categorie: Area Contabile Fiscale Lavoro, News / Tags: /