E’ stata pubblicata il 4 gennaio 2021 l’ordinanza firmata dal Ministro della Salute in data 2 gennaio, che interviene in tema di attività degli impianti nei comprensori sciistici in Italia.

Il termine di riapertura di detti impianti agli sciatori amatoriali, fissato al 7 gennaio 2021 in base alle disposizioni del Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 dicembre 2020, viene posticipato, secondo quanto disposto all’articolo 1 dell’ordinanza in oggetto, al 18 gennaio.

La nuova data di apertura viene comunque subordinata alla validazione, da parte del Comitato tecnico-scientifico, di un testo aggiornato di linee guida per l’utilizzo degli impianti di risalita nelle stazioni e nei comprensori sciistici da parte di sciatori amatoriali, preventivamente approvato dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome.

Peraltro, la stessa Conferenza, con propria nota del 30 dicembre scorso, aveva chiesto di ridefinire la data di riapertura del 7 gennaio.

L’ordinanza in analisi entra in vigore da oggi e viene emanata, nelle more dell’adozione di un nuovo Decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, tenuto conto della necessità e urgenza di garantire la graduale riapertura in sicurezza degli impianti nelle stazioni e comprensori sciistici.

Il Comitato tecnico scientifico, infatti, ha già fornito delle indicazioni di cui occorrerà tenere conto: nell’ottica della loro prossima riapertura, che dovrà comunque essere preceduta da una propedeutica rivalutazione della situazione epidemiologica deve necessariamente essere messo in evidenza che le misure proposte possono trovare applicazione solo nel caso in cui l’andamento epidemiologico a livello di Regione o Provincia Autonoma sia compatibile con la classificazione del rischio nella cd. zona gialla.

Se al momento della riapertura nazionale degli impianti, una regione si troverà in zona rossa o arancione, dovrà comunque mantenere bloccate le proprie piste.

Uno dei principali nodi è quello che riguarda gli impianti di risalita, che il Cts  equipara ad altri mezzi pubblici.

Equiparare gli impianti di risalita ai mezzi pubblici significa che anche per questi si dovrà provvedere a una riduzione del 50% del numero massimo di persone consentito, che varrà per funivie, cabinovie e seggiovie dotate di cupola.

Ma per garantire questa circolazione dimezzata sarà necessario organizzare “un sistema di prenotazione che possa consentire una gestione strutturata del numero di utenti che possono effettivamente accedere ai comprensori sciistici ed ai relativi impianti di risalita in ogni singola giornata.

Quello che il Cts propone è un coordinamento “con i rappresentanti di categoria e le Autorità Sanitarie competenti, ma anche con i rappresentanti delle strutture ricettive”

Ora però, Regioni e gestori degli impianti sono in attesa di un protocollo preciso da poter attuare in tempo utile ed al quale dovranno adeguarsi tutti coloro che andranno a sciare.

Pubblicato il: 6 Gennaio 2021 / Categorie: Area Sicurezza / Tags: , , , , , /